[martedì 11 maggio] Con la prima luce del mattino si palesa quello che abbiamo immaginato durante la notte. Il diluvio che ha accompagnato le nostre ore di sonno ha reso il terreno ancora più fradicio.

I due Massif, più leggeri, partono in avanscoperta. Nel frattempo il gruppo rimasto con i camion attende qualche ora in modo che il lago che lo circonda venga drenato e che il terreno stesso si asciughi il più possibile.
Una piccola avanguardia a piedi attraversa la sterpaglia intorno al campo cercando la via più solida da far percorrere ai mezzi pesanti.

Le operazioni si rivelano estremamente complesse, solo verso sera riusciamo a percorrere le poche centinaia di metri che separano il campo da una zona caratterizzata da un terreno più solido.

Uno dei Massif è rimasto in posizione ad una decina di chilometrii per segnalare la direzione da seguire. Durante questo “appostamento” un gruppo di bracconieri d’avorio si è avvicinato incuriosito (e forse preoccupato) dalla nostra presenza.

Ormai calata la sera usciamo definitivamente dal pantano e percorriamo una ventina di chilometri sino al villaggio di Gille. Qui ci aspettava il secondo Massif con rifornimenti di cibo e acqua.

Ci accampiamo nelle vicinanze attendendo il nuovo giorno.

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