Non pensate che mi dicano ad alta voce queste indicazioni del giorno e dell’ ora. Vi ho detto che sono intelligente anzi sono io che lo comunico appena Maghi mi sveglia e mette il sangue vivo ogni mattina in circolazione. Lo segnalo proprio di fronte a loro dove c’è il volante. Le informo anche dei chilometri fatti ieri che vedo tutti i giorni segnare su un foglio. Finalmente!!!! Cammino comoda e sicura per una strada diritta che va verso le montagne. Quanto sono alte!!!!!! Però!! C’è ancora neve la su in alto. Chissà se la incontreremo: mi piacerebbe metterci sopra le mie quattro scarpe. Ho fame! Non metto forza nei muscoli da due giorni: meglio farlo ora. Ecco! Siamo pronti per salire verso il passo del Piccolo San Bernardo, 2150 Metri. Da quassù ecco il monte Bianco 4850 Metri, il Ruitor 4100 Metri che ho visto dopo le prime curve e sento dire che di neve e ghiaccio ne ha molto meno di qualche anno fa. Meravigliosa questa strada, mi sento forte veloce e assolutamente non affaticata. Sento dire che la mia amica Itala è passata da qui 100 anni fa. Che impresa!!! Arrivare da Pechino senza strade e senza amici tutta sola… Guardatela sull’ immagine che cè qui. Eh no.. Noi adesso siamo cambiate.. Io sono elettronica e poi guarda che fratelli maggiori mi accompagnano. Io proprio mi sento importante. Sono piccola rispetto a questi camion Iveco che come me sono nuovi, e per la prima volta lasciano la casa dove sono nati per andare nel Cathay. Di loro vi parlerò nelle buie giornate siberiane. Adesso via in discesa a tutta velocità: che aria fresca, che sereno, che gioia essere con voi e raccontarvi questa mia storia.