[mercoledì 12 maggio] Ancora una notte di tempesta. Lasciamo Gille con una grande preoccupazione per le condizioni in cui troveremo le piste fuori dal villaggio ma alternative non ce ne sono: proseguiamo.
I primi chilometri ci incoraggiano, la strada sembra buona e ci impantaniamo solo una volta. A 30 chilometri da Gille le condizioni mutano improvvisamente in peggio. Il Musone al traino diventa una zavorra troppo grande anche per il “Dormitorio”. Da qui percorriamo 8 km quasi tutti trainando il Mensa con il verricello in un’operazione efficace, ma lenta e faticosa.
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In marcia normale il veicolo Dormitorio (davanti) e il Mensa (dietro) sono collegati attraverso il cavo del verricello del Mensa. Per evitare sforzi eccessivi al freno del verricello il cavo viene assicurato al blocco dello stesso.
Quando il Dormitorio si blocca per il fondo viscido perché trattenuto dal Mensa al traino, ecco che entra in azione quello che nel nostro gergo definiamo “giochino”.
Il sistema è piuttosto semplice: una volta che il Dormitorio non riesce più a procedere si toglie il blocco al verricello del Mensa. Il Dormitorio, liberato dal peso del veicolo trainato, avanza di una sessantina di metri portandosi dietro il cavo. Tolta anche la frizione si aziona il verricello del Mensa rimasto indietro. Il cavo si avvolge e lentamente (sotto gli 0,5km/h) il Mensa si riavvicina al Dormitorio.
Questa procedura l’abbiamo ripetuta per 5 ore, 60 metri alla volta, finché non siamo usciti dalla zona fangosa.
Quasi a sera raggiungiamo un villaggio sperduto e isolato vicinissimo al confine con il Sudan dove decidiamo di accamparci per la notte.
Anche qui proponiamo una serata di CinemArena e certamente ci fa un po’ effetto vedere un pubblico praticamente vestito del solo Kalasnikov! La partecipazione è comunque un successo e ci viene da sorridere quando uno del pubblico ci chiede di rallentare le immagini perchè non riesce a vedere le fotografie: evidentemente non devono aver visto molti filmati da queste parti!