I due amici che ho lasciato con la moto Ducati a Mosca sono partiti questa mattina alle 03:30 nel tentativo di raggiungerci per mezzo giorno. Il percorso è lungo e pericoloso ma Paolo e Irene sono oltre che prestanti atleti, due coraggiosi motociclisti. L’attesa si fa lunga. Arriva un messaggio. Vedo Gianni muoversi verso uno dei mezzi Iveco e partire con Giannino. Alla stazione ferroviaria cercano di individuare una moto arancione in arrivo con due motociclisti curvi su di essa. L’ incontro, dirà Paolo, è stato commovente. Avevano passato la notte nel garage Ducati su due sedie. Ora qui in albergo si rinfrescano pronti per ripartire. Guida Irene. Paolo ha guidato durante la notte fino a mezzogiorno.
Riparto verso la sosta di questa sera anche se sono gia le ore 14:00. Traffico: poche soste. Una per lo spuntino di entrambi: Io il gasolio che lo consumo lentamente ma inesorabilmente. Loro la zuppa o l’ insalata Russa con le patate, la carne, o il pesce fritto con il riso. Sempre tutto uguale come capita a me. La sera in Hotel c’è una bella ricorrenza e l’ ho sentito oggi per radio. E’ il compleanno di Carlo: un bel ragazzone di poco più di 40 anni che fa fare bella figura agli uomini Italiani all’estero, come le donne Russe fanno fare bella figura alla Russia. Io la nuova 500 e la Itala facciamo morire d’ invidia chi ci incontra. Sento applausi e brindisi. Una chiacchierata ma poi la notte avvolge tutti e tutte le cose nell’oscurità impenetrabile.