Sono nuovamente pronta a partire. Rocco ha passato parecchio tempo vicino a me con le sue mani capaci e forti, è riuscito saldare e riparare la coppa dell’olio che si era rotta due giorni fa. Che allegria ritrovare la strada! Andiamo veloci verso la frontiera tra la mongolia e la Cina. Pochi km di strada rotta e come per miracolo scivolo lieta e allegra su una strada perfettamente asfaltata…che meraviglia!! Frontiera:che strano esco dalla Mongolia senza accorgermene. Via libera verso la Cina. Cina la meta che tanto aspettavo!!! Grande festa!! Ci sono macchine d’epoca schierate in nostro onore. C’è la macchina di Chan Khai Shek,di Lin Piao manca quella del presidente Mao, semplicemente perché andava in bicicletta o a piedi. Noi siamo schierati di fronte: in centro una grande passatoia rossa e su un palco un enorme manifesto inneggiante all’arrivo della Itala. Cori, danze, belle ragazze in costume. Discorsi ufficiali. Interviene Beppe e propone di firmare il grande libro della spedizione. Applausi a non finire. Visita delle macchine. Poi in onore dell’Italia “O sole mio” e altre canzoni napoletane. La musica finisce e nell’euforia generale tutti si siedono sui propri mezzi. Partenza verso l’hotel distante 104 km. Perché non posso partire?? Sento Beppe arrabbiarsi. Ecco la solita fastidiosa, ineffabile, insuperabile, immortale, virulenta, odiosa, inconcepibile burocrazia. Tutti i carnet ATA sono regolari ma nel mio mancano il numero del telaio e motore; che però sono ben visibili sul mio libretto di circolazione e sul mio telaio e motore. Tutte le persone di buonsenso scriverebbero i numeri nelle apposite caselle. NO. Troppo lungo raccontare le peripezie. Sola e triste vengo portata in un parcheggio doganale. A domani la soluzione del problema. Conto molto sull’esperienza di Beppe.