La grande testa di Lenin troneggia nella piazza centrale di Ulan Ude. È la più grande del Mondo. Doveroso documentare questo ormai dimenticato personaggio dello scorso secolo. La campagna è cambiata. Vedo colline estendersi fino alle montagne che si alzano all’orizzonte. Ma la foresta non c’è più e i campi sono poco coltivati. Percorro la strada vedendo persone che non avevo ancora incontrato. Sono i Buriati e questa zona è la Buriazia. Qui la religione è Buddista e un monastero miracolosamente risparmiato dalla distruzione staliniana raccoglie il fervore religioso di questa popolazione. Qualche collina coperta di pini ci ricorda la taiga siberiana alla quale ci eravamo affezionati. Alt. Passaporti. Siamo in vicinanza della frontiera. Una base militare smisurata racchiude nel suo interno migliaia di carri armati e migliaia di soldati che la guerra per ora non la fanno e che speriamo tutti non la faranno più da nessuna parte.
L’ultima notte in Russia, anzi in Buriazia la passo in un parcheggio custodito. I viaggiatori alloggiano in un hotel che ha più le sembianze di una vecchia pensioncina della Belle Epoque. Domani entriamo in Mongolia.