Leone è partito per l” aeroporto prestissimo. Io attendo di partire. Sono le 6:00… Mi metto in cammino per coprire una lunga distanza. La strada è buona e tengo un ritmo molto alto. La paura è di trovare improvvisamente un profonda buca e di azzopparmi. Molte volte dobbiamo chiedere indicazioni perchè qui le scritte sono solo in “Cirillico”. Sento arrivare una telefonata che avverte i miei passeggeri delle difficolta che incontreremo. Ed eccole le vere strade Russe, quelle di una volta non ancora ripristinate. Arrivo in velocità ma riesco a passare tra enormi buche grazie anche a un camion che stando davanti mi segnala ogni movimento ondulatoria della strada. Questo disastro dura moltissimo ma finalmente abbiamo l’impressione di essere sulla strada liscia e scorrevole. Via a tutta velocità. Stop. La polizia mi intercetta con il radar e mi ferma. Riprendo la corsa, sono ormai lontani: altro stop. Poi ancora segnalazioni. Qui mi spazientisco e riparto. Prontamente sono inseguita da una macchina a sirene e lampeggianti accese: andavo a 113 km/h invece di 70 km/h. Controllo. Pazienza, sono straniera e anche carina. Mi fanno cenno di proseguire. Arrivo a Perm per nulla stanca ma ho stabilito per ora il record di percorrenza, 903 Km in un giorno e con le strade in pessime condizioni.