[mercoledì 21 aprile] Appena svegli prepariamo i mezzi e ci dirigiamo al porto. Le operazioni d’imbarco, come sempre, sono precedute dalle interminabili trafile burocratiche per l’uscita dal Paese. Verso le 15 inizia l’imbarco vero e proprio: un operazione spettacolare, i mezzi verranno agganciati uno ad uno da una gru per il carico/scarico delle merci e voleranno letteralmente fino alla chiatta!

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Il primo veicolo a “subire” le operazioni di imbragatura, sollevamento e scarico sulla chiatta è un Musone: si scelgono con cura i punti più resistenti del telaio e si posizionano degli pneumatici sui punti in cui le grandi corde d’acciaio andranno a toccare scocca con lo scopo di proteggerla. Quando tutto è pronto seguiamo con una certa apprensione il nostro bestione che si libra in volo fino ad adagiarsi senza problemi all’interno della chiatta. In seguito tocca al Trakker, poi al Daily e agli altri mezzi: tutto procede speditamente e senza particolari intoppi.

Al termine delle operazioni anche noi saliamo a bordo ma veniamo informati che la partenza sarà rimandata: la chiatta deve essere agganciata a rimorchio e, scopriremo dopo, anche ad un altro barcone.
Nel frattempo salutiamo, non senza un po’ di commozione, Cristoph dell’ONG ALBA che ci ha guidato in modo superbo per queste strade impossibili.

Verso mezzanotte molliamo gli ormeggi e partiamo salutando provvisoriamente il Congo. La navigazione da Kigoma a Mayovu avviene di notte, al chiaro di luna. Alla fine la stanchezza prende il sopravvento sui componenti della spedizione e ci si adagia: chi sui mezzi, chi eroicamente in tenda.