[giovedì 22 aprile] La notte in navigazione passa tranquilla e quando il sole si è da poco levato dall’orizzonte intravediamo terra: sono le coste della baia di Kigoma. Ci vorrà ancora un’ora prima di attraccare, ma ormai il più è fatto. Appena la chiatta si ancora al molo i doganieri iniziano dei controlli molto approfonditi su tutti i passeggeri, ovviamente spedizione Overland inclusa!
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Qui cominciano i problemi. Quando un nostro compagno di viaggio mostra la copia del libretto della febbre gialla i doganieri, che non aspettavano altro, lo bloccano intimandogli il ritorno in Congo. Entrambi gli operatori televisivi vengono arrestati, perchè si erano accorti che dall’imbarcazione stavano filmando mentre entravamo nel porto. Infine la compagnia del porto che deve scaricare i mezzi inventa improbabili guasti per ritardare il sollevamento e lo scarico dei mezzi.
In pratica tutti cercano un modo per chiederci una “mancia”. Tra un litigio e un altro, timbri, firme, documenti, vaccinazioni, richieste speciali, fogli di permesso, scaricamento dei mezzi… lasciamo il porto quando sono le 8 di sera, 12 ore da quando questa mattina eravamo in vista della costa.
Il nostro passaggio in Tanzania sarà brevissimo, la frontiera con il Burundi è molto vicina a Kigoma, decidiamo dunque di raggiungerla oggi stesso. Arriviamo alla frontiera poco oltre le 23 trovandola ovviamente chiusa. Decidiamo di accamparci di fronte alla sbarra di uscita in modo da essere pronti a passare all’apertura del mattino.