Che cielo terso e blu di primo mattino! Il sole sorgie presto anche perché i fusi orari che hanno imposto le singole “Oblaste”(regioni) sono strani. Addirittura ieri abbiamo passato due fusi orari e per non essere da meno oggi ne aggiungiamo un altro, così sono ben 5 i fusi orari rispetto all’ Italia. Io la nuova 500 continuo a segnare l’ora Italiana.
La strada ci aiuta. Mai trovata così scorrevole e pulita. Traffico contenuto. Sosta per rifornimento. Sconfinati territori delimitati da betulle coltivati a grano, segale e erba per il pascolo. Come sopravvivano da queste parti d’ inverno gli animali è un mistero. Villaggi a 4-5 kilometri dalla strada. La gente qui a offrire patate e poche altre verdure. Deviamo in una strada laterale e raggiungiamo il villaggio dove passiamo la notte.
Siamo venuti in questo villaggio perché anche 100 anni fa la Itala qui si era fermata. Non c’è grande differenza considerando le persone che mi guardano. La nota brillante e intrigante è data dalla sposa che mentre arriviamo esce dal locale della cerimonia. Alta almeno 1.90 bellissima nel suo abito bianco, una ragazza ch in Europa metterebbe in disparte quasi tutte le fotomodelle. Unico neo il nanerottolo che dicono essere il marito. Scherzi della vita, chi troppo e chi niente: da queste parti esclusivamente dalla parte degli uomini. Sento dire che la cena è cucinata dai partecipanti. Dall’ allegria che sento è certamente a base di pastasciutta e buon vino Emiliano: il Lambrusco. L’allegria si smorza e io vado a riposare.