Grande città Berlino. Il passato impressiona per le tragiche vicende della passata guerra. Il presente impressiona per la potenza industriale ed economica. Il futuro impressiona perché di questo passo l’Europa che la Germania non aveva conquistato con le armi è a un passo dal conquistarlo, con la forza della sua economia.La giornata non prevede bel tempo, anzi dense nubi si addensano sulla nostra spedizione. Io sono tranquilla e sto camminando spedita. Foresta, foresta, ancora foresta, Case contadine e campagna qualche volta curata ma generalmente lasciata a sterpaglia. Non vedo più la ricchezza e la gioia trasparire dalle facciate delle case che fiori non ne hanno più sulle finestre. E’ il segno tristemente noto lasciato dalla occupazione Russa.
Coda di camion… Siamo al confine con la Polonia. Confine… Eppure avevo sentito che i confini in Europa erano stati eliminati. Ma la Polonia adotterà l’ Euro nei prossimi anni, ora è nel territorio Europeo ma con qualche imitazione. Ecco i funzionari per il controllo passaporti. Invece di controllarli si fanno le foto con i mezzi arancione della nostra spedizione. L’ Europa è anche qui. Piove. Ma qual’cosa di simile accade solo in India durante il Monsone. Poveri Rocco e Luciano sulla Itala e anche Irene sulla moto. Spero resistano. Altra coda, ma qui è più grave. C’è un colossale incidente; due ambulanze sfrecciano veloci.
Altri 100 Km sotto l’acqua. Il paesaggio cambia. La foresta lascia spazio alla campagna. Grano, grano turco, patate, e pochi altri cereali. Rocco, Luciano e Irene sono fradici. Ancora 40 Km. Case moderne alternate a case vecchie stile dai tetti ripidissimi. Qui deve nevicare parecchio. L’ Hotel è molto confortevole. Io sono in buona compagnia questa notte.