[mercoledì 28 aprile] Il gruppo rimasto con i Musoni si sveglia presto e appena fatta colazione riprendono la marcia. Dopo un viaggio senza troppi problemi raggiungono anche loro Sake e la stazione di polizia dove si trovano gli altri componenti della spedizione che, nel frattempo, hanno incontrato il capo della polizia che chiede una grossa mancia per la liberazione dei nostri compagni fermati la notte scorsa.

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Finalmente riuniti ci dirigiamo verso Goma accompagnati da Oscar, un esperto della Cooperazione Italiana.
Goma è una città spettrale. Nella periferia attraversiamo i resti dei campi profughi, poi iniziano le case distrutte dall’eruzione vulcanica del 2002. Tutto è ancora coperto da pietra lavica nera. Troviamo i numerosi cantieri edili aperti subito dopo l’eruzione e le rappresentanze delle numerose organizzazioni umanitarie. Visitiamo anche l’ospedale generale di Goma dove la Cooperazione Italiana ha contribuito alla realizzazione dei reparti di neonatologia, pediatria d’urgenza, cure intensive pediatriche, cure intensive per adulti e radiologia.

Il programma prevedeva di ripartire nel pomeriggio ma, dopo esserci diretti alla locale missione dei salesiani, capiamo che vale la pena fermarci anche la sera in modo da organizzare un CinemArena. Il Centro Don Bosco Ngangi accoglie alla periferia di Goma oltre 3000 ragazzi fra orfani e bambini-soldato. Siamo molto colpiti dai loro sguardi e da racconti inimmaginabili. Fortunatamente dimostrano anche una grande voglia di ricominciare.

Dopo questa bella serata di Cinema all’aperto, passiamo la notte in una casa offertaci dalla Cooperazione.