Proprio il posto ideale per riposarsi. Prati, colline a perdita d’occhio,Ger di nomadi sparse un po’ ovunque. Una mandria di cavalli sta transitando vicino al nostro campo:saranno due o trecento. Le Ger del nostro campo dove dormono i partecipanti sono una quarantina, poi c’è la casetta per la cucina, il tettuccio colorato di rosso blu e verde con sotto un tavolo e una panchina tutt’attorno. La casetta in mattoni con i bagni e i servizi. C’è proprio tutto. In ogni Ger ci sono 3 letti disposti contro le pareti e una stufa in centro. Il tettuccio è a forma di tronco di cono, da dove esce e entra l’aria. Poi la porta gialla o rossa bassa che per entrare bisogna abbassare la testa. Completano la Ger un pavimento in legno di un caldo rosso, pulito e lucido. L’intera struttura circolare è sostenuta da un reticolato di legno sul quale sono appoggiate e fissate le pareti e il tetto in robusta stoffa ben impermeabilizzata e coibentata. Nella mensa elegante e pulita è stata servita la cena e la colazione. C’è fermento questa mattina. Io sono sporchissima ma nessuno se ne occupa. Tanto di polvere ce n’è in ogni dove. Partiamo per la visita del monastero che è a 8km. La strada è la continuazione di quella di ieri sera; taglia dritta la pianura, c’è qualche avvallamento e 3 guadi. L’acqua non è profonda e passo divertita dall’altro lato. Tende Ger dei nomadi da tutte le parti. Cavalli, mucche, pecore, capre, poi …….marmotte, topolini e l’aquila che volteggia alla ricerca della preda. I prati verdi pieni di fiori sono lo spettacolo che i monaci vedono tutti i giorni affacciandosi alla balconata. Il monastero è una costruzione in legno lunga almeno 60 metri, larga 25 e alta 2/3 piani. L’interno come tutti i luoghi di preghiera riporta le icone del pantheon buddista.
Il monaco che spiega vive qui da molto tempo gli altri sono certamente in viaggio per la questua. Proprio un bel luogo di meditazione e preghiera. Fuori dal recinto attendo che i partecipanti abbiano terminato la loro visita. Arriva anche Itala che come tutte le mattine ha bisogno di una particolare manutenzione.
Il nostro viaggio prosegue. Ripercorro in discesa quello che ho risalito durante la notte, non c’è polvere. Ha iniziato piovere e questo ci facilita. Poi una lunga strada asfaltata ci porta a Secret History. Il luogo dove passiamo la notte, un altro campo di Ger con una struttura in legno che ci ospita per la notte in compagnia di un gruppo di francesi che compiono il giro Parigi Pechino Parigi con macchine vecchie di 50 anni. Una bella serata di allegria.