La partenza è un po’ complessa per la presenza del gruppetto francese che ha il risveglio alla medesima ora. Poi la strada si fa diritta e scorrevole, a tratti ondulata. Mi prendo l’incarico di arrivare in anticipo alla Ambasciata Cinese per i passaporti che necessitano di visto d’ingresso. Coda in città, coda in Ambasciata.
Arriva il gruppo scortato dalla polizia. L’hotel è stupendo, in stile Mongolo ed è fuori della città. Siamo appena arrivati e già partiamo per il luogo scelto per il pranzo e per la conferenza stampa. Grande abbuffata. Poi i fotografi, i giornalisti, la chiacchierata in Italiano-Inglese-Mongolo e viceversa. Cosa scriveranno è un mistero.
Pomeriggio glorioso per me, l’Itala e i mezzi Iveco tutti schierati nella piazza principale davanti al Parlamento e alla statua di Gengis Khan. Sul palco i presentatori chiamano i partecipanti italiani che salgono sul palco per una amabile chiacchierata con l’intervento dell’interprete. La piazza rumoreggia. Arriva una macchina nera, il sindaco in persona sale sul palco e ringrazia gli intervenuti. Beppe invita il sindaco sull’Itala e la “piazza” segue con interesse il giro. Nel sedile posteriore c’è la stupenda proprietaria della Royal Mongol Expedition. Il giro finisce tra gli applausi. Incomincia sul palco la sfilata in nostro onore di artisti, suonatori e complessi musicali. Veramente una bella festa rallegrata da stupendi costumi. Poi tutto finisce anche per me. Non per i partecipanti che devono obbligatoriamente cenare anche questa sera.