La pianta associata al koala, l’eucalipto, conosciuta anche per le sue proprietà balsamiche, da ora entra a pieno merito nel settore dell’abbigliamento. L’azienda RapaNui ha infatti dichiarato la messa in commercio di t-shirt realizzate in eucalipto. Le caratteristiche del materiale si riassumono in notevole morbidezza, resistenza all’umidità, rispetto per l’ambiente e igiene. Il tessuto si chiama, per la precisione, Tencel Lyocell Eucalyptus ed è identificato dalla sigla Tle.
La sua lavorazione prevede una prima fase di riduzione in poltiglia dell’eucalipto, rafforzata attraverso l’estrazione del polimero necessario alla creazione di fibre tessili. Per questa operazione si utilizzano degli augelli metallici forati. È tutto certificato, a partire dai boschi nei quali crescono le piante di eucalipto, che devono essere trattate in modo responsabile, sostenibile, rispettando gli standard ambientali.
Il processo di realizzazione del Tle è innocuo e molto meno impattante rispetto alla produzione di fibre semi-sintetiche come quelle in bambù; a prova di ciò, c’è la certificazione di qualità Pan European Forest Council. Un’altra importante iniziativa è la tracciabilità del prodotto, dal seme al negozio, come l’hanno definita i responsabili della RapaNui, Mart e Rob Drake-Knight.
La creazione di un’etichetta ecologica potrebbe fare da pioniere nel mondo della moda, un settore che riesce ancora ad aggirare molto bene i criteri ecologici. Così come i servizi energetici e le case, anche la moda dovrebbe essere classificata, nel suo caso in base alla sostenibilità ambientale: la proposta di RapaNui si chiama eco-labeling e, come il livello energetico, va da A a G. Le tendenze cambiano velocemente, basta solo una scintilla che faccia esplodere la polveriera, come ad esempio la pubblicizzazione del prodotto da parte di alcune pop e rock star, sempre che queste non abbiano già accordi con altre case di abbigliamento.