pomLa salvaguardia dei mari italiani è divenuta una priorità assoluta in termini di conservazione ambientale, perché la sensibilizzazione nei confronti del nostro patrimonio marino sta finalmente smuovendo le coscienze.

Visti gli incidenti che ormai si verificano sempre più spesso in mezzo al mare, con conseguente rilascio di idrocarburi, il governo ha firmato un contratto con Castalia, un consorzio che fornisce il servizio di rimozione meccanica e abbattimento degli inquinanti liquidi e solidi, in base al quale ci saranno a disposizione 35 navi (26 costiere e 9 d’altura) pronte a partire in caso di versamento in mare. La simulazione tenutasi nel porto di Civitavecchia ha visto fronteggiare positivamente un quantitativo di idrocarburi estesi per un diametro di 140 metri e spessa 5 millimetri. Gli interventi delle navi fornite da Castalia saranno fondamentali nei casi come quello avvenuto nel porto di Salerno a luglio e che potrebbero riguardare qualsiasi tratto dei nostri 7.500 chilometri di costa, un patrimonio da tutelare assolutamente. Anche il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, presente all’esibizione dimostrativa di Civitavecchia, ha parlato favorevolmente nei confronti di questo progetto, mettendo in risalto l’importanza della tempestività e della specificità di intervento della flotta antinquinamento. Attualmente in Italia sono presenti numerose piattaforme estrattive in pieno mare e il loro controllo è fondamentale per salvaguardare l’habitat marino: agire in maniera professionale ed immediata permette di arginare prima, ed eliminare poi, qualsiasi tipo di problema relativo all’inquinamento da idrocarburi.