crociera antartideL’aumento annuale dei turisti in Antartide (moltiplicatosi di 7 volte dal 1990) pone dei seri problemi nel campo della sicurezza per le persone e della tutela dell’ambiente. Quello che infatti bisogna fare è stare al passo con la crescita dei numeri: un esempio emblematico viene proprio dal recente salvataggio della nave russa intrappolata nel pack antartico.

L’impero dei pinguini e dei ghiacci rappresenta infatti un pericolo non indifferente in caso di difficoltà, perché se è stato complicato recuperare una cinquantina di persone, è facile immaginare lo scenario in cui siano coinvolti centinaia di passeggeri.

L’Antartide è una terra di sconfinata bellezza, ma al tempo stesso un ambiente estremo, che non può al momento garantire sicurezza agli oltre 35.000 visitatori l’anno (solo 20 anni fa era poco più di 3.000). Se dovesse accadere qualcosa di grave ad una grande nave passeggeri, ad oggi, secondo le autorità, sarebbe impossibile recuperare tutti in tempi adeguati; inoltre, spesso, accade che le missioni scientifiche in Antartide siano deputate al soccorso di navi in difficoltà, cosa che ovviamente comporta perdita di soldi e rischio per l’equipaggio.

Tra l’altro, in Antartide questo aumento di turisti porta inevitabilmente ad un maggiore impatto sull’ambiente, a causa del maggior numero di rifiuti e in generale di presenza umana, situazione alla quale questa terra non è affatto abituata. Prima di pensare al solo business (molto grande, tra l’altro, visto che il prezzo più basso per una crociera in Antartide è di circa 5.000 euro) bisognerebbe studiare dei piani per garantire un turismo sostenibile per l’ambiente e sicuro per le persone.