benzina ad aria

La ricerca di carburanti ecologici, o meno inquinanti del petrolio e del carbone, sono al vaglio di studio di molti ricercatori soprattutto negli ultimi anni. A dire il vero le energie alternative sono ormai una realtà consolidata, ma per pratiche legate alla convenienza economica (per le multinazionali) del petrolio, restano spesso nell’ombra, mal pubblicizzate, spesso screditate, non promosse né finanziate. Eppure ogni tanto qualche voce isolata si alza.

L’ultima innovazione riguarda una scoperta fatta da una piccola azienda britannica, la Air Fuel Synthesis, cioè il carburante ad aria. Si tratta nello specifico di una combinazione di anidride carbonica e vapore acqueo, del tutto naturale e priva di emissioni nocive, al contrario dei carburanti fossili comunemente usati oggi. Lo sviluppo è già in fase avanzata (il progetto è partito ad aprile), e negli ultimi 3 mesi sono stati prodotti più di 5 litri di carburante. Alcuni test sono già stati effettuati su reattori che utilizzano idrogeno e anidride carbonica: al momento quindi sembra andare tutto per il verso giusto e la Air Fuel Synthesis, per bocca del proprio amministratore delegato Peter Harrison, ha annunciato che entro breve (i tempi esatti non sono ancora stati comunicati) inizierà la produzione di questo nuovo carburante, dopo aver completato un apposito impianto commerciale.

In teoria, quindi, la nuova benzina verde dovrebbe essere in commercio tra non molto tempo. Il problema, sostengono alcuni, potrebbe invece essere legato al prezzo, visto che i costi di produzione sono molto alti, perché il costo dell’estrazione di 1000 Kg di anidride carbonica dall’aria è pari a circa 400 sterline.

Bisogna però valutare prima anche l’efficienza: può costare anche il doppio, ma se frutta il triplo della benzina non è comunque conveniente?