Huangjiu, questo è il nome di una famosa bevanda cinese, conosciuta sia come alcol giallo che come vino o liquore, sempre gialli. Lo Huangjiu deriva dalla fermentazione del miglio, della saggina o del riso glutinoso, tipicamente cinese e fu prodotto a partire da 4.000 anni fa.
Una lunghissima tradizione, quindi, che identifica il vino giallo come un tipo di bevanda storica in Cina. La gradazione alcolica dello Huangjiu è compresa tra il 15 e il 20%.
Una menzione riguardo il colore, che di fatto non è propriamente giallo, cosa che magari potrebbe provocare l’assimilazione con un liquido assai meno gradevole, ma ambrato; in passato, anche se può accadere tuttora, il vino giallo veniva consumato caldo, dopo essere stato riscaldato in un apposito pentolino in metallo, come il peltro oppure l’ottone.
Secondo la credenza tradizionale, l’alcol caldo è appetitoso e fa bene allo stomaco. Nella provincia dello Zhejiang, e in particolare a Shaoxing, viene prodotto il miglior Huangjiu di tutta la Cina: qui, il liquore giallo è conosciuto con il nome Shaoxi Laojiu, in onore della località in cui viene distillato.
Un costume locale che viene tramandato da generazioni prevede la produzione, o l’acquisto in caso, di alcuni vasetti contenenti il liquore giallo alla nascita di un bambino; la bevanda viene quindi conservata dopo essere stata sigillata con del fango, all’interno del seminterrato di casa. Lo Huangjiu viene riaperto solo quando il bambino, divenuto adulto, si sposa per venire offerto agli ospiti. La maturazione all’interno del barattolo, per circa una ventina di anni, raffina il colore, il sapore e l’odore del liquore giallo, che viene anche utilizzato come condimento nella cucina cinese, soprattutto con il pesce e la carne.