[mercoledì 3 marzo] Il mattino comincia molto presto anche se non prevediamo una lunga giornata di viaggio come quelle dell’ultimo periodo. Così approfittiamo degli spazi di un villaggio vicino per fare un po di manutenzione ai mezzi, come spesso accade circondati dalla curiosità e lo stupore di tutti gli abitanti.
Appena pronti, facciamo rifornimento con gli ultimi soldi in valuta locale e siamo pronti per raggiungere Brazzaville.
Nel primo pomeriggio arriviamo alle porte della capitale Congolese che si presenta con uno dei cimiteri più grandi mai visti da Overland. Ci sono anche diversi funerali in atto. Questi cimiteri ordinati contrastano con le tumulazioni che abbiamo incontrato nel tratto contagiato dall’ebola dove su ogni tomba veniva messo un oggetto utilizzato in vita dal defunto.
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La notizia del nostra arrivo è già stata pubblicizzata dai mezzi di informazione locale e la polizia è pronta a scortarci nel traffico della città.
L’impressione di una città tranquilla, nonostante il milione di abitanti, ci viene confermata dall’ambasciatore italiano che nel frattempo ci invita ad una serata che ha organizzato per noi davanti al Mausoleo di Pietro Paolo Savorgnan di Brazzà, esploratore e fondatore della città nato in italia a metà del ‘800 e naturalizzato poi francese.
Nella piazza antistante il mausoleo portiamo il nostro Musone e montiamo lo schermo per la proiezione del CinemArena. Prima però assistiamo ad uno spettacolo di danze tradizionali estremamente suggestivo. Finite le danze e le musiche congolesi, cominciamo le proiezioni con le avventure di Overland per proseguire poi con la prevenzione dell’AIDS.
La piacevole serata finisce con una squisita cena offertaci dall’Ambasciatore in un ristorante cinese della capitale.