Avete mai riflettuto sull’importanza che hanno i media o l’opinione degli altri nel formare il vostro giudizio su un fatto? Se un fatto ci viene presentato come vero e tutti credono che lo sia automaticamente anche voi tenderete a darlo per scontato. E’ su questo principio che si basano le bufale storiche, falsi a cui tutti, in tutto il mondo, hanno creduto almeno una volta nella vita. Oggi ve ne presento 5 esempi: per ognuna verrà anche spiegata, qualora necessaria, la spiegazione dell’impossibilità della notizia.

Partiamo da un falso mito recente: le vuvuzelas. Le trombette dei Mondiali in Sud Africa non sono, come tutti abbiamo creduto, strumenti della tradizione musicale africana fatti con le corna di antilope. In realtà sono state inventate nel 1965 da un tifoso, Freddie Maake.
Questa l’avrete sentita spesso: se alcuni dischi si ascoltano al contrario nascondono dei messaggi segreti. Ci sono anche religioni che usano questo dettaglio per accusare certi generi musicali di essere pericolosi e fuorvianti: tra gli artisti in questione ci sono i Queen, i Pink Floyd e Eminem. Il backmasking è diventato, dato il successo della bufala, una vera e propria tecnica di registrazione.
E poi ci sono le finti morti su internet: basta lanciare l’amo e tanti pesci abboccano e in un attimo la falsa notizia viene divulgata. Seguendo queste finte voci Lino Banfi sarebbe morto a 73 anni, Gianluca Grignani nel 2003, Maradona nel 2010. Ovviamente sono bugie dalle gambe corte.
Altra morte sospetta o presunta: secondo molti fan Paul McCartney (quello vero) sarebbe morto il 9 Novembre 1966 e sarebbe stato sostituito da un sosia di nome William Campbell. Ci sarebbero indizi che gli stessi Beatles hanno voluto lasciare ai fan per dargli in modo indiretto lo scoop ma sono forse più suggestioni..
E chiudiamo con gli occhialini a raggi X: qualcuno, per scherzo o per trasgressione li compra ancora. Sono una bufala: al sole producono l’illusione di una radiografia, niente di più.