Il burro d’arachidi è uno dei simboli dell’alimentazione degli Stati Uniti d’America. E’ ottimo a colazione perché fornisce molta energia ma può essere consumato anche come snack nel pomeriggio e come salsa per condire alcuni piatti avendo un retrogusto salato (la base è fatta del resto di noccioline salate). Assaggiandolo non saprete dire esattamente se si tratta di un sapore dolce o salato ma difficilmente non vi piacerà. Il burro di arachidi si ottiene dalla macinatura dei semi di arachidi, come suggerisce il nome.

Secondo una teoria molto diffusa ad inventarne la ricetta sarebbe stato il farmacista di Saint Louis, George A. Bayle jr., che verso la fine del XIX secolo cercava un alimento che potesse essere un buon sostituto proteico della carne, ai tempi troppo costosa e quindi non accessibile a molte famiglie delle classi meno agiate. Non tutti sanno che uno dei maggiori produttori di burro di arachidi è Jimmy Carter, ex presidente che possiede una grande piantagione di arachidi in Georgia. Esiste anche una variante mediorientale del burro di arachidi che si chiama tahin ed è a base di sesamo. Ma come si prepara in casa il burro di arachidi? A differenza di quanto si potrebbe erroneamente pensare ai semi di arachidi non va aggiunto il burro ma altri elementi tra cui olio, sale e vitamine. E’ un alimento molto grasso e contiene più calorie della Nutella. Se volete prepararlo in casa frullate nel mixer delle noccioline americane con olio, sale e un pizzico di zucchero. A dare la consistenza cremosa è la nocciolina stessa che libera la crema contenuta al suo interno. Gli americani lo mangiano soprattutto spalmato sul pane, (smooth, “cremoso” o crunchy, “croccante” a seconda delle preferenze) a volte insieme alla marmellata di fragole o mirtilli. Con il burro di arachidi si possono condire anche dolci, torte rustiche o carne. Famosi sono i Scorched peanut cookies, biscotti al burro di arachidi