Stop Long Animal Transport Come tutti ben sappiamo, il consumo di carne è legato ad una lavorazione industriale disumana, che comporta l’allevamento in batteria di animali e poi la loro macellazione. Vegetariani e vegani a parte, anche i più consapevoli e sensibili alla situazione, benché carnivori, finiscono con il consumare carne prodotta in maniera del tutto irrispettosa nei confronti degli animali. Il problema è che, una volta al bancone del supermercato, vediamo una semplice confezione di carne e non la colleghiamo all’immagine dei terribili macelli. Però, c’è qualcosa che si può fare, ed è ridurre le ore di trasporto per gli animali destinati al macello.

La campagna che ha dato il via all’iniziativa si chiama Stop Long Animal Transport (istituita da Christa Blanke, direttrice di Animal’s Angels e da Dan Jorgenzen, parlamentare europeo danese) e, facendo il giro del mondo, ha raccolto oltre un milione di firme, finendo inevitabilmente nelle mani di John Dalli, il commissario dell’Unione Europea per la salute e la tutela dei consumatori. La proposta lanciata è quella di limitare a otto ore il trasporto di animali da macellare, in quanto spesso questi vengono tenuti in container e trasporti in condizioni terribili e inaccettabili prima di essere uccisi. Importante il contributo di Animal’s Angels i cui membri, oltre a dare visibilità al problema, hanno anche seguito fisicamente i mezzi di trasporto, cercando di dare sostegno agli animali più in difficoltà e costringendo gli autisti a diverse soste. Fino ad ora gli europarlamentari aderenti all’iniziativa sono 130, tra cui Andrea Zanoni dell’IdV.