pomI popoli antichi sono stati inventori di grandi bevande, in tutto il mondo. Un esempio tipico è la chicha, tradizionale drink del Perù, una volta bevanda prelibata degli Incas.

Oggi la preparazione della chicha è ancora diffusa, e i posti che la producono sono soliti esporre all’esterno un bastone con un fiocco o con una bandierina rossa. Ovviamente la chicha (il nome quechua originario era aqha) è più tradizionale quanto più remota ed è bene chiamarla chicha de jora, per distinguerla da un’altra bevanda, la chicha morada. La prima presenta un lieve livello alcolico, un colorito crema e la schiuma in superficie. Probabilmente, la chicha preparata ad arte potrebbe causare mal di pancia e altri fastidi, perché il suo gusto è molto forte, inoltre, essendo prodotta in piccoli villaggi o in valli sperdute, bisogna assicurarsi che siano state seguite le norme basilari di igiene e che sia stata raggiunta un’adeguata fermentazione.

Gli Incas la utilizzavano anche come medicinale, perché si riteneva che favorisse la produzione di latte nelle donne e prevenisse, o in caso lenisse, dolori e malattie alla prostata per gli uomini. La chicha de jora non viene prodotta artigianalmente e non c’è una ricetta universale da seguire; ogni villaggio si basa sul passaparola che va avanti da millenni. La chicha era anche parte dell’alimentazione quotidiana delle persone più umili e per questo è molto consistente.

Siete interessati alla ricetta? Scopriamola insieme.

Ingredienti:

• 1 Kg di orzo

• 1,5 Kg di mais (meglio la qualità maiz de jora)

• chiodi di garofano

• zucchero

• 10 lt di acqua

Preparazione:

Orzo e mais vanno prima tostati in una pentola senza utilizzare olio o altri grassi; poi farli bollire in acqua insieme ai chiodi garofano, mescolano di continuo. L’acqua va fatta bollire per circa due ore e quando ne è evaporata metà, deve essere ricolmata e bollita per un’altra ora e mezza. Dopo aver lasciato raffreddare il composto, si può zuccherare e colare, per poi essere lasciato fermentare in un recipiente di terracotta.