La colazione giamaicana è conosciuta nel mondo per l’Ackee e il pesce salato con ravioli fritti, anche se l’Ackee è un frutto stagionale, quindi non sempre disponibile.
Visto che si tratta di un vegetale che cresce sugli alberi e va cotto, è doveroso approfondirne la conoscenza e la tecnica di preparazione.
Quando è maturo, la buccia si leva via facilmente, rivelando la polpa dorata e tre semi neri, che sembrano degli occhi. Dopo averli rimossi, il frutto viene lavato in acqua fredda e bollito, a volte con un po’ di sale. È possibile consumare l’Ackee anche crudo, ma sa di puré e sapone.. insomma, meglio seguire le istruzioni per la cottura!
In Giamaica circolavano un tempo voci sulle proprietà venefiche dell’Ackee, anche se non risultano casi di avvelenamento in seguito al consumo di questo frutto, sia crudo che cotto. Forse, un suo trattamento speciale lo può rendere velenoso. Per quanto si sa, è uno degli ingredienti principali e più apprezzati, della colazione tipica giamaicana. A dar man forte all’ipotesi della totale innocuitá del frutto, la recente rimozione del blocco delle importazioni di Ackee da parte degli Stati Uniti, imposto per oltre venti anni dalla FDA.
Dopo innumerevoli analisi, controlli e quant’altro, avranno accertato con sicurezza con l’Ackee è semplicemente buono. Tuttavia, quando non è presente, la colazione giamaicana resta sempre prelibata, presentando caratteri simili a quella inglese o americana, con uova, pancetta, caffè, panini e cioccolata calda.