Le fotografie dei paesaggi più suggestive non sono solamente quelle del sole, all’alba o al tramonto. Anche la pioggia conferisce all’ambiente un’atmosfera che merita di essere immortalata. Ma farlo non è sempre semplice e spesso si resta delusi dal risultato. Come rendere nella foto lo spettacolo della pioggia che cade? .
La prima regola è quella di dotarsi di una buona borsa impermeabile e degli accessori che aiutino a proteggere la macchina fotografica e gli obiettivi dall’acqua. Ovviamente evitate di cambiare le pile della fotocamera o l’obiettivo se non siete sotto una copertura. Veniamo poi a qualche consiglio tecnico per la massima qualità delle foto. Prima di tutto, cosa che appare scontata, dal punto di vista fotografico la pioggia è da considerare come un soggetto in movimento. Le impostazioni di scatto andranno quindi adeguate di conseguenza. La velocità dell’otturatore è quindi una variabile fondamentale. Questo valore va regolato in base alla luce disponibile ma in linea di massima, considerando che in caso di temporale la giornata di solito non è molto luminosa, occorre una velocità abbastanza alta, più o meno sui 1/500s. Alcune macchine fotografiche offrono la possibilità di impostare l’ISO automatico per adeguarlo alla velocità di scatto: questa soluzione è consigliata se l’accesso ai comandi della macchina fotografica è ostacolato dall’applicazione di coperture anti-pioggia. Il braketing automatico serve invece a fare in modo che la macchina fotografica catturi più immagini, normalmente tre, in diverse esposizioni. Dipende poi dal tipo di pioggia: con un temporale forte e cielo nero si può aumentare l’esposizione. Per lo scatto perfetto occorre avere pazienza: uno squarcio di luce che si apre nel cielo tra le nubi nere porta una luce unica da immortalare. Uno degli attimi migliori per catturare le gocce è il rimbalzo con la superficie. A seconda della messa a fuoco potete decidere se trattare la pioggia che scende come soggetto principale o secondario della foto.