Il segretario di Stato e degli Affari Esteri della Gran Bretagna, William Hague, ha dichiarato che un’azione congiunta di Stati Uniti e Gran Bretagna potrebbe rispondere all’attacco con armi chimiche avvenuto in Siria. Il tutto senza aver bisogno dell’unanimità delle Nazioni Unite.
Usa e Regno Unito sarebbero quindi pronte a puntare missili contro il regime di Assad appellandosi al fatto che non ci sarebbe altro modo per fermare un crimine quale quello che si sta perpetrando ora in Siria. David Cameron ha chiamato all’adunata il Parlamento, mentre il ministro degli esteri francese, Laurent Fabius, ha dichiarato che la nazione deciderà entro alcuni giorni sul da farsi.
Mentre sembra che non siano ancora state prese decisioni riguardo le possibili azioni militari, alcuni voci parlano di un atto congiunto da parte delle forze armate di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti, per preparare un attacco aereo dimostrativo per far capire come non possano essere tollerate le armi chimiche. In risposta, Bashar al Assad ha riferito che ogni tentativo militare contro la Siria sarebbe destinato al fallimento, mentre dalla Russia si ammonisce riguardo le possibili ed estremamente pericolose conseguenze.
Le migliaia di morti del conflitto che sta insanguinando la Siria meritano sicuramente attenzione, la stessa che dovrebbe essere posta nella tutela delle persone ancora in vita e in serio pericolo. Ma, se le armi chimiche non possono essere tollerate, siamo sicuri che gli attacchi occidentali in difesa della popolazione non causino danni simili o altrettanto gravi? Ricordiamo quanto successo nelle guerre in Afghanistan o in Iraq per fare un esempio.