Salmon GravLaksCosì lontane, poco conosciute, ma tradizionalmente ancora molto compatte, le Isole Svalbard mantengono una cultura culinaria che riflette da vicino quella della Norvegia. Quindi, se vi state domandando cosa si mangia a quelle latitudini, la risposta non è affatto sorprendente, anzi, probabilmente avete anche assaggiato qualche piatto.

Alla base dell’alimentazione nelle Isole Svalbard ci sono la carne di selvaggina ed il pesce, facilmente reperibili tutto l’anno e dotati dei nutrienti necessari ad affrontare le avverse temperature. Ovviamente oggi non mancano le contaminazioni provenienti da altre cucine, soprattutto quella dell’Europa Continentale e degli Stati Uniti, per cui è facile trovare in un menù, accanto al salmone e alla carne di cervo o di alce, anche hot dog, patatine fritte, pasta e pizza.

Il re della tavola è comunque il salmone affumicato, cucinato in vari modi e servito con uova strapazzate, aneto, sandwich o mostarda. Una variante del salmone classico è il gravlaks, letteralmente salmone sepolto. Secondo la tradizione, il pesce viene salato, messo sotto terra e lasciato fermentare. Una rivisitazione contemporanea del gravlaks è il salmone stagionato con sale e zucchero, marinato con aneto e, a scelta, altre erbe e spezie. La carne consumata con maggiore frequenza è quella di renna, insieme al cervo, anche se sono comunque popolari quella di foca e di gallo cedrone.

La cucina delle isole Svalbard si riduce dunque a piatti principalmente proteici e poco vari, ma davvero caratteristici e degustabili sono in loco.