[domenica 17 gennaio] Il nostro obiettivo odierno è attraversare il confine tra Mauritania e Mali, partiamo alle 6 del mattino da Nema per continuare la pista nel deserto in un’atmosfera cupa con il vento che rende tutto ovattato. Proseguire ci costa molta fatica per il polverone che ogni camion crea al suo passaggio che rende difficilissimo lo stare in colonna.
La scorta armata davanti e dietro la nostra carovana concede agli operatori di essere superata per effettuare riprese che sicuramente fanno vedere un aspetto della Mauritania insolito.
A mezzogiorno ci fermiamo presso una base della gendarmeria che ci accoglie con grande ospitalità. Mentre stiamo mangiano il menu previsto dalla nostra mensa, le figlie del comandante della guarnigione ci offrono cibo da loro cucinato, tra cui riso, carne, insalata, datteri che accettiamo con grande gioia e riconoscenza.
Ormai nel tardo pomeriggio e a qualche chilometro dal confine mauritano, in pieno deserto, abbiamo una brutta sorpresa: una gomma del trakker si affloscia. Il sole ormai sta tramontando e per quanto possiamo essere rapidi il lavoro per la sostituzione della gomma andrà avanti anche al buio. Il rischio è che potremmo trovare la dogana chiusa ed essere costretti ad una non proprio sicura notte all’addiaccio.
Provvidenzialmente la nostra guida, con una serie di contatti con la gendarmerie, riesce ad ottenere che le pratiche di uscita dal paese vengano espletate proprio nel mezzo del deserto dove stiamo lavorando sul mezzo.
Il massimo è stato raggiunto con l’invito perenterio del governatore di questo paese di frontiera al funzionario doganale che ha regolarizzato i carnet di passage in douane senza problemi e dandoci il via libera per proseguire verso il mare. Un ulteriore fatto estremo si verifica quando il governatore dà la possibilità alla nostra nuova guida in Mali di venire a recuperarci ancora in territorio mauritano, anche se senza la scorta armata maliana.
Terminato dunque il lavoro e passata la dogana mauritana, incomincia il viaggio verso la frontiera del Mali che dista 6 km dal punto di incontro. Abbiamo ancora al seguito la scorta della Mauritania.
I primi tre chilometri sono molto pericolosi: purtroppo perdiamo di vista la guida maliana e ci avventuriamo in un territorio a noi sconosciuto, in ogni modo ancora scortati dai mauritani.
Ormai è mezzanotte e, uniti nuovamente alla guida, fermi su una collinetta attiviamo i segnali dei fari alla scorta maliana che ci recupera lasciando libera la scorta mauritana.
A questo punto raggiungiamo il confine maliano dove cercano di farci dei problemi anche dove non esistono per motivi che ormai conosciamo benissimo…
Alle 2 del mattino, dopo 20 ore dalla partenza e 340km raggiungiamo Lere, già nella regione di Tombouctou. Stanchi ci mettiamo a dormire dentro ai camion.