bringbackourgirlsBoko Haram è il nome con cui è conosciuto il gruppo terrorista jihadista attivo in Nigeria, resosi protagonista lo scorso 14 aprile del rapimento di oltre 300 studentesse liceali, di cui si hanno poche e frammentarie notizie.

La paura degli attacchi adesso sta facendo presa anche in Camerun, dove le comunità settentrionali che confinano con lo Stato della Nigeria Borno, base del gruppo Boko Haram, temono che le violenze possano sfociare oltre il confine, dove si ipotizza che il gruppo con le ragazze rapite si stia dirigendo.

bringbackourgirls

Fonka Awah Augustine, governatore della Regione dell’Estremo Nord del Camerun, ha dichiarato che la causa di questa ansia diffusa è ovvia: “i nostri problemi vengono dai nostri vicini; ogni volta che l’esercito nigeriano attacca, Boko Haram si destabilizza e si trova costretto a cercare un nuovo e sicuro territorio in cui trasferirsi; allo stesso modo, ogni volta che Boko Haram attacca l’esercito o una particolare comunità, causa un flusso di persone, nel numero di migliaia, all’interno della nostra regione”.

bringbackourgirls

Augustine ha detto di aver bandito gli spostamenti in moto dal tramonto all’alba, perché questi mezzi di trasporto vengono utilizzati dai militanti di Boko Haram per creare scompiglio. Tutti i rapimenti e gli attacchi sono infatti stati eseguiti con la complicità di persone a bordo di motociclette. La paura in Camerun è accresciuta anche dalle testimonianze di chi è riuscito a sfuggire alle rappresaglie, raccontando i terribili momenti vissuti. Il Camerun sembra al momento sicuro, ma l’ombra di Boko Haram incombe, soprattutto sulle vite delle giovani donne.

bringbackourgirls