Sappiamo che le mucche in India sono animali sacri. Ma anche la loro urina viene trattata con il giusto rispetto: sì, perché dalla pipì delle vacche si può ottenere un potente disinfettante al 100% ecologico. Un aiuto per l’ambiente sotto diversi punti di vista quindi.
Il ministro indiano per gli Affari femminili e lo Sviluppo dell’infanzia, Maneka Gandhi, è stato tra i primi a sostenere questo prodotto e ha proposto di usare il disinfettante negli uffici pubblici al posto dei prodotti industriali chimici che vengono comunemente utilizzati per le pulizie. Il prodotto ottenuto dalla pipì delle mucche si chiama “Gaunyle“.
Da fonti interne pare che diverse cooperative di consumo statali si stiano già adoperando per seguire il consiglio del ministro e hanno iniziato ad immagazzinare ingenti quantitativi di questo composto ecologico per le pulizie. L’Ong che lo produce si chiama non a caso “Fondazione mucca sacra“.
Ma la pipì delle vacche non è utile solo per le pulizie: pare infatti che l’urina delle mucche sia un potente antitumorale naturale. Lo ha affermato pubblicamente da ultimo il parlamentare Shankarbhai N. Vegad intervenendo durante un dibattito sul divieto di macellazione tra due stati indiani (Maharashtra e Haryana). “Se vogliamo salvarci dal cancro, bisogna proteggere le mucche perché la loro urina è efficace al 100% contro ogni tipo di tumore”.
Da tempo ormai diversi induisti, concentrati soprattutto ad Agra, nello stato dell’Uttar Pradesh, beve urina di mucca vergine nella convinzione che questa sostanza protegga dai tumori e da altre malattie gravi, come ad esempio il diabete. Un’usanza diffusa in origine da alcuni santoni ma che sta prendendo sempre più piede. Oggi in molti Stati indiani è proibita per legge la vendita di carne di vacca. Lo stesso trattamento non viene invece riservato a bufali e tori. Il Paese però è diviso e la recente adesione degli Stati sopracitati al divieto ha riacceso il dibattito tra favorevoli e contrari. Voi che ne pensate?