[mercoledì 24 e giovedì 25 marzo] La giornata di mercoledì è una lunghissima giornata di trasferimento. La strada, tutta uguale, ci stanca anche più di quelle sterrate del Congo! Alla fine percorreremo oltre 900 km con poche soste, ma i nostri instancabili autisti ci porteranno sani e salvi a pochi chilometri da Johannesbourg dove, durante la sosta in un distributore, decidiamo di accamparci e passare la notte.

Giovedì mattina riprendiamo la strada verso Pretoria dove abbiamo appuntamento con l’Ambasciata italiana per ricevere i nuovi passaporti dopo che ad alcuni erano stati rubati in Namibia.

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Abbiamo appuntamento intorno alle 10 del mattino e, nonostante la partenza ben prima dell’alba, coprire i 250km che ci separavano da Pretoria in tempo è una vera sfida: alle porte della Capitale enormi ingorghi stradali dovuti ai lavori per i mondiali di calcio ci rallentano non poco.

Fortunatamente arriviamo comunque senza particolare ritardo all’Ambasciata Italiana di Pretoria (Capitale del Sud Africa).
Iniziamo immediatamente le trafile burocratiche per ottenere il nuovo passaporto per i componenti a cui era stato rubato in Namibia e per i visti del Burundi che grazie all’assistenza della nostra Ambasciata riusciamo ad ottenere senza particolari problemi.

La giornata passa così senza troppo entusiasmo tra un’ambasciata e l’altra e si conclude all’Union Building dove assistiamo a un bel tramonto sulla città. La sera ci fermiamo a dormire all’accogliente Guest House Seidel e, poco lontano, a mangiare un’ottima T-bone sud africana.