Maduro vince in VenezuelaAlla fine, la morte di Chavez ha segnato la probabile fine della rivoluzione bolivariana in Venezuela; il suo delfino, Maduro, ha sì vinto le nuove elezioni contro l’avversario Capriles, ma il suo partito, il Psuv, ha perso oltre 700 mila voti rispetto alle ultime, recenti tornate elettorali.

Già Chavez non godeva più dell’assoluto consenso, ma in 14 anni di potere aveva perso solo un referendum, causa astensione, nel 2007. Maduro adesso si trova a dover cercare di governare con una maggioranza risicatissima, cioè con 50,66% contro il 49,07% di Capriles, che a questo punto ha chiesto che vengano ricontati i voti, perché, a suo dire, i dati che ha in possesso sono diversi.

Ovviamente, dopo le elezioni sono tutti vincitori: il Psuv perché di fatto ha la maggioranza, mentre Capriles perché ha recuperato quasi tutti i voti persi da Maduro, più di 700 mila. Mentre i capogruppo si attaccano e festeggiano contemporaneamente, a farne le spese è il Paese, con tutti i Venezuelani: negli ultimi anni, infatti, la politica di Chavez stava portando i suoi frutti, soprattutto nella ripresa dell’economia nazionale e nella lotta alla delinquenza e all’analfabetismo; ora, tra Maduro che vuole perseguire la rivoluzione bolivariana e Capriles che invece vorrebbe il ritorno ad una democrazia liberale, c’è il rischio di un tracollo.

Problema grande per il Venezuela, che quindi vivrà giorni confusi, tra riconferme e richieste di riconteggi. Il sospetto di brogli è infatti stato alimentato da entrambe le parti, e gli scontri non tarderanno a giungere.