Energie rinnovabili, nuova frontiera della speculazione: arrivano i Rockefeller

La famiglia più potente del mondo, quella che ha preso decisioni a livello mondiale, in tema di energia, nell’ultimo secolo, si schiererà a favore delle energie rinnovabili, destando stupore, scalpore e soprattutto diffidenza.

I proprietari della Standard Oil hanno cambiato il mondo in nome dell’oro nero, di quel petrolio per cui si è ucciso e si continua ad uccidere con infinite guerre inventate.

Oggi si cambia rotta, si passa all’energia pulita, perché, a detta di Steven Rockefeller, “l’operazione ha una dimensione morale “e aggiunge ”ma anche economica”. Altrimenti, chi gli avrebbe creduto? Quella dei Rockefeller è anche una fondazione filantropica e sposterà un capitale di 860 milioni dal settore petrolifero a quello delle energie rinnovabili. Un movimento economico che in borsa si farà sentire. Le risorse fossili cominciano a scarseggiare (in senso lato, si parla di previsioni a circa 50 anni) e i paesi emergenti e sovrappopolati sono ormai entrati di fatto nell’ultima fase dell’era tecnologica (vedi Cina e Russia), per cui sono in continua richiesta di petrolio e suoi derivati. I Rockefeller sanno benissimo che il primo che arriva bene alloggia, e hanno intuito che è meglio cominciare a muoversi ora in un settore che potrebbe presto divenire saturo.

Cosa cambia con questa iniezione di fiducia nelle energie rinnovabili? Sicuramente questo spostamento di capitali attira l’attenzione dei mercati sul settore delle rinnovabili e, come in un circolo virtuoso, inizieranno a piovere nuovi investimenti, da parte di ricche associazioni. Quando si muovono colossi come la Rockefeller Foundation, non può che esserci qualcosa di grosso sotto, e gli altri magnati non vogliono correre il rischio di restare indietro.

Speculazioni a parte, speriamo di vedere almeno un lato positivo: la diffusione e lo sviluppo più rapido delle energie rinnovabili, finalmente accessibili con facilità.