[domenica 14 marzo] Oggi è l’ultimo giorno in Angola, o almeno così ci siamo prefissati, ma ancora non sappiamo se riusciremo a raggiungere la frontiera prima della sua chiusura, visti anche i 350 km che ci separano. Partiamo presto dopo una sveglia alle 5 di mattino.
La strada è asfaltata nel primo tratto di percorso, ma poi diventa assai complicata. In questo tratto veniamo guidati dai rappresentanti dell’ong Medici con L’Africa CUAMM (Collegio universitario aspiranti e medici missionari) che ci portano anche a visitare un ospedale pediatrico e per malati di AIDS. Attraversiamo imponenti foreste di Baobab mentre la strada è un continuo di buche che mettono a dura prova schiene e veicoli.
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Dopo parecchi chilometri torniamo sulla strada asfaltata. E’ ormai passata l’ora di pranzo così decidiamo di mangiare velocemente e ripartiamo sempre con l’intenzione di superare la frontiera.
Poco prima di arrivare alla frontiera cerchiamo di fare gasolio, ma sembra che sia terminato ovunque… rimandiamo così, a malincuore, alla Namibia dove ci dicono costerà molto di più.
Alla dogana presentiamo tutti i passaporti e con un po’ di fortuna all’ultimo minuto riusciamo a sconfinare in Namibia. Ci fermiamo per una cena frugale perchè abbiamo deciso di percorrere ancora 150 km per avvicinarci a Swakopmund. L’accampamento a bordo strada diventa ancor più divertente quando nel bel mezzo della notte comincia a piovere a dirotto cogliendoci decisamente di sorpresa.