[giovedì 11 febbraio] Dopo una doccia veloce e una colazione svogliata, alle prime luci dell’alba lasciamo Tema dopo la notte insonne causata dalle zanzare. La tappa di giornata sarà Lomè, capitale del Togo, a poco meno di cento chilometri da dove ci troviamo. Il percorso che non presenta nessuna particolare difficoltà, ci sembra comunque faticoso per via del caldo e della stanchezza.

A metà mattinata arriviamo alla frontiera tra il Ghana e il Togo. Le pratiche doganali vengono svolte sotto un sole cocente ed ancora una volta ci viene mostrata l’assurdità della burocrazia di frontiera: compiliamo moduli su moduli tutti uguali e tutti apparentemente inutili. Siamo sotto un gabbiotto di lamiera, vicino transitano decine di persone con in testa materiali di ogni tipo, mentre a qualche metro da noi una serie di lavori stradali creano una scena da girone infernale.

{multithumb}

Finito con i visti (e con un vano tentativo del doganiere di far sparire 2 libretti sanitari) ci dirigiamo verso l’albergo di Lomé che raggiungiamo dopo una 20 di minuti. All’albergo molti di noi cercano di recuperare le ore di sonno perse, altri eseguono i soliti controlli e manutenzioni sui camion e alla fine ci ritroviamo a cena.