esteriLe vittime del treno della Spagna sono in attesa di giustizia; nel frattempo il macchinista del treno, cui viene contestato il reato di omicidio colposo plurimo, è stato scarcerato con obbligo di firma ogni settimana. I morti dell’incidente nei pressi di Santiago sono 79, più 22 feriti gravi, cifre che fanno rabbrividire e arrabbiare se si pensa che la causa sia stata semplicemente l’alta velocità procurata dal macchinista. In ogni caso, fino al processo, bisogna lasciare il beneficio del dubbio.

Garzon, questo il nome del macchinista, ha lavorato per la compagnia ferroviaria Renfe per 30 anni, dieci dei quali alla guida dei treni; al momento non è stato possibile raggiungere né i famigliari di Garzon né i suoi avvocati per avere informazioni o commenti. Le indagini ora verteranno sul riconoscimento delle responsabilità, per capire se l’alta velocità sia stata davvero causata dal macchinista oppure da un problema tecnico al sistema di sicurezza (ricordiamo sempre che i macchinisti sono due). Il treno Alvia coinvolto nell’incidente è uno dei tre tipi di convoglio ad alta velocità che percorre le ferrovie spagnole e che, secondo i vertici della Renfe, riceve una manutenzione costante ogni mattina prima di partire. Secondo il report del giorno dell’incidente, i sistemi di sicurezza e di allerta era funzionanti. Purtroppo nel tratto incriminato, a differenza di altri, non sono presenti i dispositivi di sicurezza per il rallentamento automatico del treno in caso di superamento del limite, altrimenti, forse, questa tragedia non sarebbe mai accaduta.