stop della circolazione dei motori diesel Euro 3

La giunta Regionale in Lombardia ha approvato un nuovo Piano aria triennale che comporta novità importanti e che non manca di suscitare critiche e perplessità. Sono in tutto 91 misure per un intervento a 360 gradi che agisca su tutte le fonti emissive di polveri sottili di natura eterogenea, dai mezzi di trasporto al riscaldamento, dalle attività agricole alla produzione di energia fino all’uso della legna.

Uno dei punti che maggiormente coinvolge i cittadini è lo stop della circolazione dei motori diesel Euro 3 per sei mesi l’anno, a partire dal 2015 (ma alcune fonti riportano il 2016). Si tratta di una disposizione di emergenza in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato che l’aveva messa in mora.

L’obiettivo, entro il 2020, è quello della sostituzione graduale di tutte le vecchie auto con motori inquinanti con veicoli Euro 5 e 6 e della sensibilizzazione alla mobilità elettrica. La reazione dei consumatori non è stata unanime: ovviamente non ha preso bene la notizia chi, neppure troppi anni fa (considerato quanto sia impegnativo l’acquisto di una macchina per un cittadino medio) ha acquistato un Diesel Euro 3 e ora già si trova tagliato fuori dall’Area C di Milano.

Il blocco totale in tutta la regione e per sei mesi l’anno non è in questi casi una prospettiva allettante. E in molti si sentono ingiustamente discriminati, additati come colpevoli di un inquinamento che deriva da tante cause. Perché allora a pagare saranno solo pochi? Del resto però si tratta di soluzioni necessarie che non possono prevedere ulteriori rinvii.

Piuttosto andrebbe studiato un piano di incentivi che favorisca i possessori di vecchie auto invece che penalizzarli solamente. La prima auto (un’utilitaria per famiglia) nel 2012 va considerato un lusso o un diritto? Si attendono sviluppi.