fallito attentato al premier finlandese

La Finlandia è uno di quei Paesi prevalentemente tranquillo, dove solitamente non accade nulla di eclatante o pericoloso, la criminalità è bassissima e il benessere piuttosto diffuso. Proprio per questo motivo, quando succede qualcosa, spesso si tratta di eventi macroscopici e altisonanti.

Ricordiamo con orrore il massacro della scuola di Jokela, o quello al centro commerciale della placida cittadina di Espoo. E ci sono purtroppo anche altri casi. Insomma, quando la cronaca esce dai confini nazionali, è sempre di grande impatto. Non da ultima la notizia, pochi giorni fa, della tentata aggressione nei confronti del premier finlandese Jyrki Katainen, appartenente alla fazione di centrodestra e strenuo sostenitore dell’euro. Il premier si trovava a Turku per partecipare ad un comizio nell’ambito delle elezioni comunali. Anche il focus del suo discorso, che un po’ del resto il leit motiv di questi giorni in Finlandia, era incentrato proprio sulla convenienza della moneta unica.

Discordanti le testimonianze circa la dinamica del fallito attentato che le forze dell’ordine ora cercano di ricostruire. Alcune persone presenti hanno riferito di aver visto un ragazzo con la barba e i capelli lunghi avvicinarsi al premier per stringergli la mano, sussurrargli qualcosa all’orecchio e poi improvvisamente estrarre un coltello nel tentativo di colpirlo. L’aggressore sarebbe però stato prontamente bloccato dalle guardie del corpo. Altri sostengono invece che il ragazzo abbia sì estratto il coltello, ma solo a scopo intimidatorio. In ogni caso, l’arresto è avvenuto istantaneamente e Jyrki Katainen è uscito indenne da questa brutta avventura, che gli è costata solo un grosso spavento.

La Finlandia si trova spaccata in questo periodo, soprattutto a causa di un movimento anti euro che chiede a gran voce di staccarsi dall’Europa, per evitare di continuare a sprecare risorse per gli stati in crisi del sud Europa.