Il cambio all’esecutivo in Francia non è solo teorico ma comincia a manifestare con forza i suoi risvolti pratici. La Francia infatti ha detto sì ai matrimoni gay e non solo: coppie delle stesso sesso potranno anche adottare dei figli. Il governo del premier Jean-Marc Ayralut ha infatti approvato la legge che equipara le nozze gay a quelle etero.
Ora il provvedimento approvato in Consiglio dei ministri deve passare all’esame del Parlamento entro l’inizio 2013.
Il Presidente del Consiglio, Francois Hollande, ha parlato di ”un progresso non soltanto per qualcuno ma per tutta la società”. E in effetti non bisogna fare l’errore di pensare che la riforma si rivolga solo ai soggetti direttamente interessati come ha ribadito anche il ministro per gli Affari Sociali Marisol Touraine. E innegabilmente per la comunità omosessuale si tratterebbe di un passo fondamentale verso l’eguaglianza dei diritti.
E l’opinione pubblica come ha reagito? Per il momento i francesi si sono virtualmente spaccati in due. Come prevedibile l’estrema destra sta tentando di ottenere la cancellazione della legge e i cattolici stanno già organizzando manifestazioni di piazza. L’esame del Parlamento è fissato a gennaio. E c’è qualche portavoce delle associazioni gay che si dice insoddisfatto perché il testo non fa alcun accenno alla procreazione assistita.
L’apertura della Francia a questa possibilità arriva il giorno dopo la sentenza della Consulta spagnola che con 8 voti a favore e 3 contrari ha confermato la validità della legge Zapatero nel 2005. Oltre Spagna e Francia sono ad oggi Svezia, Olanda, Belgio, Sudafrica e Norvegia a riconoscere le nozze tra persone dello stesso sesso e l’adozione di figli da parte di partner omosessuali.
In Italia l’unico passo in questo senso è il Registro delle Unioni civili a Milano ma siamo ancora molto lontani.