Dopo le clamorose rivelazioni dell’ex tecnico della Cia Edward Snowden, le informazioni riguardo i metodi di controllo della NSA (National Security Agency) sono state diffuse in tutto il mondo.
Come previsto, lo ‘spione’ è in fuga, probabilmente ad Hong Kong, dove avrebbe soggiornato ultimamente. Snowden ha dichiarato di aver abbandonato la ragazza russa con cui viveva alle Hawaii per rivelare al mondo l’abuso del governo americano nella violazione della privacy dei cittadini statunitensi e non. Al momento, però, Snowden potrebbe avere un alleato molto potente, la Russia, che sarebbe disposta a considerare l’idea di concedergli asilo politico in caso lui lo richiedesse. Parola del segretario dell-ufficio stampa di Putin Dmitry Peskov. Oltre ai cittadini, il sistema di controllo della NSA, chiamato PRISM, sarebbe in grado di accedere ad informazioni private di ben nove giganti tecnologici mondiali. Le rivelazioni di Edward Snowden sono state condannate dai legislatori statunitensi, che hanno preannunciato procedimenti nei suoi confronti; la senatrice Dianne Feinstein ha definito la fuga di notizie di Snowden come un atto di tradimento, mentre il presidente della sottocommissione alla sicurezza, Peter King, ha auspicato una immediata estradizione e conseguente condanna. Ma se le rivelazioni di Snowden fossero vere, lui come dovrebbe essere considerato? Un traditore? E di cosa, di un sistema che ormai spia i cittadini senza tregua, torchiandoli in maniera subliminale? Oppure un eroe, una persona che ha abbandonato tutto per mettere in luce un crimine così grande come la violazione della privacy? O ancora un cialtrone, mitomane, che sta dichiarando il falso? Probabilmente non avremo mai una risposta precisa, ma dovremmo utilizzare iul maggior numero di informazioni in possesso per farci una nostra, propria, idea al riguardo.