pomL’UNESCO, lo conosciamo bene, è quell’ente che si occupa del riconoscimento e della tutela dei luoghi artistici e culturali più importanti al mondo. Il suo scopo è quello di preservarli e farli conoscere a tutti, rendendoli fruibili.

Ora l’UNESCO ha inoltre deciso di inserire nel circuito delle bellezze da proteggere anche i parchi, o meglio i geoparchi, cioè quelle aree naturali che posseggono, oltre ad un importante valore ambientale (faunistico e floristico), anche delle premesse per uno sviluppo sostenibile.

Al momento ci sono 92 geoparchi nel mondo, oltre la metà dei quali si trova in Europa (Italia e Spagna primeggiano) e il resto principalmente in Cina. L’importanza dell’Italia in questo contesto è rimarcata dallo svolgimento dell’Egn Conference 2013 nell’area protette del Cilento, in Campania. Il Parco Nazionale del Cilento e Valle Daino, tra l’altro, è uno dei candidati geoparchi.

La lista completa dovrebbe essere pronta per fine anno e questo permetterebbe di iniziare i lavori di valorizzazione di alcune zone ad altissimo potenziale. Con l’istituzione dei geoparchi, l’UNESCO vuole creare un patrimonio per l’umanità completo, a 360°, che spazi dalle opere culturali e artistiche, fino alle bellezze offerte dalla natura, che noi dovremmo solo mantenere. Questo potrebbe essere anche un modo per spingere alcune amministrazioni locali ad adottare i protocolli necessari alla salvaguardia dei parchi e di tutte quelle aree naturali in pericolo.