Km: 120 ; media oraria:27,2 km/h
Dislivello in salita:m 450
Tempo di percorrenza: ore 4,25
Con queste temperature si può pedalare solo nelle ore fresche del mattino. Partiamo così alle sei per per la prima parte della traversata del deserto del Kara Kum che si presenta con il suo mare di dune di sabbia rivestite da cespugli spinosi unico cibo per i dromedari. Tra Mary e Turkmenabad non ci sono paesi intermedi con hotel per cui dobbiamo pernottare in un piccolo ristorante ai margini dell´oasi di Uch Adzhi.Vi giungiamo verso le 11 quando il caldo è già diventato da tempo davvero insopportabile. L´ospitalità della casa contempla una tettoia con letto su cui pranzare (ottima la cucina che offre agnello e caratteristici ravioloni di carne), un pozzo per una prima rinfrescata, una autobotte per la doccia e un locale con aria condizionata dove dopo un pomeriggio forzatamente dedicato al riposo alcuni dormono su tappeti. Altri preferiscono invece dormire all´aperto approfittando alla ventilazione notturna. La temperatura esterna (all´ombra) alle 14 contava 49 gradi!
Foto: pedalare nel deserto a 50 gradi all´ombra (che non c´è); doccia con acqua di pozzo all´arrivo all´oasi di Uch Adzhi;
Ciclocronaca by Daniela e Alberto
Partiamo prestissimo prevedendo il caldo della giornata. La strada presenta un manto d´asfalto molto malandato e con diverse buche, probabilmente scaturito dalla temperatura elevata. Daniela fora tre volte di fila nell´arco di pochi kilometri, e così Walter, per fortuna una sola volta, perché la scorta di ruote posteriori era quasi esaurita! Non ci sono pendenze particolari se non leggere colline.
Durante la tappa ci fermiamo due volte per bere senza l´assilo di cadere. Durante la seconda verso le 10.00, con un caldo già soffocante,entriamo in un bar e vediamo in bella mostra tante bottiglie di acqua, coca, aranciata, ecc…ma ci dicono che non hanno bevande fredde! Alberto non ci crede, dopo tante parole pesanti (anzi pesantissime!!!) apre il frigo e non trova davvero niente. Inutile, qui dobbiamo anche abituarci alle bibite calde!! Non si segnalano tentativi di fuga…sarà il caldo? Procediamo per l´ultima ora di percorso con un´assistenza dei pulmini davvero encomiabile, quasi da gara di professionisti: con bagni d´acqua e fornitura di borracce. Quando intravvediamo l´oasi tutti tiriamo un sospiro di sollievo. Appena entriamo nell´”hotel” ci rinfreschiamo con tanti secchi di acqua fresca.
Sono le 11.00 ed abbiamo ancora l´intera giornata o quasi da superare rimanendo sotto quella tettoia. Così pensiamodi impegnare meglio il tempo: qualcuno giocando a carte (allenamento al secondo torneo di scopa d´assi), qualcuno dormendo e Franco (detto il Cardinale) controllando ogni 5 minuti la temperatura all´ombra informandoci di conseguenza.
Alle 17.00 Gianni Astice inizia i preparativi per un´ottima spaghettata al pomodoro. Non sono risulta come sempre squisita, ma autentica manna che ci ridà forza e …coraggio.