Km: 96 ;
media oraria: 26 km/h
Dislivello in salita: 460 m
Tempo di percorrenza: 3,50

Tappa breve, decidiamo di partire all’alba per evitare il caldo torrido ma, per fortuna, questa mattina è nuvoloso. All’uscita dall’oasi ci aspettano, prima i campi di estrazione di petrolio e di gas naturale, poi la traversata delle Montagne di Fuoco, una dorsale collinosa famosa per la grande varietà di colori che l’argilla e l’arenaria di cui è formata riescono ad assumere alla calda luce del tramonto. Purtroppo (ma per noi è una fortuna) alle sette di mattina e col sole coperto dalle nuvole le Montagne di Fuoco non ardono come il nome suggerisce, ma in ogni caso lo spettacolo risulta molto suggestivo. Le attraversiamo percorrendo con un leggero saliscendi una stretta gola intagliata da un limaccioso torrente che dà vita ad un minuscolo fazzoletto di verde coltivato a vite. Oltre le montagne ritorna la pianura desertica con una successione di oasi caratterizzate da grandi estensioni di vigneti a pergolato, dalle sfilate degli essicatoi e dal tracciato dai qarez i cui pozzi danno l’idea di grandi tane di talpa. La nostra meta è l’oasi di Shan Shan sorta ai piedi delle grandi dune di sabbia del deserto del Kumtag. L’accesso è a pagamento nell’ambito di un grande Luna Park e comprende anche il noleggio di speciali “karting car” che nel pomeriggio ci divertiamo a guidare sulle piste tracciate tra le dune e grandi sculture di sabbia.