Il Nepal lavorerà a stretto contatto con i Paesi confinati, cioè India, Cina e Bhutan, al fine di conservare l’ambiente unico della più maestosa catena montuosa della terra, l’Himalaya. Tutta la regione è caratterizzata da stupendi paesaggi e tradizioni millenarie, ma al tempo stesso è minacciata dalla sua maggiore risorsa, il turismo.
La necessità di regolamentarlo, gestendo in modo controllato le risorse, permetterà di conservare l’ecologia di questo paradiso.
La biodiversità e l’eredità culturale sono quindi un obiettivo dichiarato dell’ICIMOD, il centro internazionale per lo sviluppo integrato della montagna. L’ICIMOD è costituito da otto paesi membri, che sono, oltre al Nepal, la Cina, il Bhutan e l’India, anche il Pakistan, l’Afghanistan, il Bangladesh e il Myanmar. Per consolidare gli sforzi compiuti lungo i confini condivisi da Nepal, Cina, India e Bhutan, il Segretario del Ministero per la conservazione del Territorio e delle Foreste del Nepal (MoFSC), Krishna Chandra Paudel, ha di recente firmato un protocollo d’intesa con il Direttore Generale dell’ICIMOD, David Molden, formalizzando di fatto la situazione.
Inoltre il MoFSC ha tenuto il secondo National Coordination Committee Meeting for Kailash Sacred Landscape Conservation and Development Initiative, un programma pioniere, supportato anche dalla Gran Bretagna e dalla Germania, che sancirà la cooperazione internazionale tra Cina, India e Nepal per il mantenimento del gigante himalayano, assicurando una gestione sostenibile dell’ecosistema e proteggendo il benessere di milioni di persone che vivono nella zona. Con il protocollo d’intesa si formalizza, finalmente, un impegno molto importante, che si basa su un lavoro di lungo periodo, votato alla salvaguardia di un ambiente unico.