[Martedì 6 aprile] A metà mattinata incontriamo finalmente il governatore di origini italiane della provincia di katanga: Moisé Katumbi Chapwe. Capiamo ben presto che l’attesa è stata tutt’altro che vana. Per rompere il ghiaccio il governatore racconta degli ottimi rapporti che ha con l’Italia, scopriamo essere anche uomo di sport: possiede la squadra di calcio TP Mazembe fresca vincitrice della Champions League Africana, è stato anche invitato a Torino dalla Juventus.
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Il governatore si mostra estremamente disponibile ad aiutarci organizzando i rifornimenti di carburante lungo il percorso, perfino ci promette una barca per l’attraversamento del lago di Mweru. Veniamo anche rassicurati dal governatore stesso che fino alla sua città natale, proprio sulle rive del Mweru, esiste una pista che per quanto dissesta è percorribile. Da li addirittura ci promette un battello cargo per consentirci l’attraversamento del lago.
Il passaggio dal lago Mweru avviene in opzione all’attraversamento al del Congo centrale. Questa via non è praticabile a causa del crollo di 2 ponti sul fiume Congo, come se non bastasse la nave inviata in sostituzione è affondata con il drammatico bilancio di 172 dispersi.
Nel primo pomeriggio lasciamo Lubumbashi e ci addentriamo gradualmente nella foresta del Congo. Il primo tratto di pista è sterrato, ma non particolarmente impegnativo. La notte sopraggiunge, e raggiunta la città di Kasomena ci fermiamo presso l’ospedale per il pernottamento.
Il medico Michele della Cooperazione Italiana visita l’ospedale e consegna il materiale informativo, soffermandosi per una approfondita discussione sulla struttura sanitaria con i medici locali.