[sabato 6 febbraio] Ci svegliamo immersi in una nebbia di padana memoria che quasi impedisce di riconoscerci uno con l’altro. Dopo la solita abbondante colazione sbrighiamo tutte le pratiche doganali.

L’ingresso in Ghana rivela subito uno Stato decisamente all’avanguardia rispetto a quelli appena attraversati ed appreziamo un organizzazione burocratica parecchio snellita. In effetti, qui le cose sembrano andare molto meglio sotto tutti i punti di vista, anche la strada è interamente asfaltata e ben tenuta.

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Nel primo pomeriggio arriviamo alla nostra meta Kumasi, da questa mattina abbiamo percorso 215km. Kumasi è una grande città di circa 1.500.000, sede di consolato italiano e famosa per essere la città natia dell’ex-segretario generale ONU Kofi Annan ed è capitale della regione Ashanti.
Veniamo accolti dall’entusiasmo e dalla commozione del dott. Ramella, biellese propoietario di 9 società operanti nel campo dell’edilizia e dei servizi. Una di queste società è proprietaria di un aereo adibito a trasporto di malati e infortunati anche in Europa.

Nel pomeriggio abbiamo visitato una celebrazione di un funerale Ashanti dove secondo tradizione abbiamo stretto la mano a un centinaio di persone prima di accomodarci a nostra volta. I legati al defunto sono tutti vestiti con particolari tuniche di rosso nel caso di parenti stretti o di nero per quanto riguarda i conoscenti. Il funerale si svolge poi come una grande festa con doni per il defunto, danze e canti. Tutto questo ci ha portato indietro nel tempo.

A conclusione della giornata veniamo invitati dal dott. Ramella a casa sua per una cena con l’ambasciatore: un’ospitalità davvero impeccabile ed una cena indimenticabile! Prima di ritirarci per la notte ringraziamo ancora una volta il dott.Ramella per l’ospitalità e per averci messo a disposizione il servizio di assistenza aerea.

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