La Cnn ha stilato la lista dei 50 cibi da provare assolutamente quando si viaggia. Se quando visitate un posto vi piace anche assaporare anche la cultura a 360 gradi questo è un elenco imperdibile prima dei prossimi viaggi. Molti piatti possono essere identificati anche come simbolo di un Paese, come la pizza in Italia, la paella a Valencia, i tacos messicani, il fish and chips inglese, il sushi giapponese, i croassaint francesi, il kebab iraniano o i popcorn al burro e le patatine fritte americane.
Meno conosciuta all’estero è la Masala Dosa indiana, una specie di frittella croccante farcita con purè di patate speziato e accompagnata solitamente con chutney di cocco o salsina a base di pomodori e lenticchie. Una delle cucine più rinomate a livello internazionale è quella tailandese. Se vi recate in Tailandia non potete non assaggiare la Som Tam, un’insalata di papaya piccante con gamberetti essiccati e succo di tamarindo. Il piatto più comune a Singapore è invece il riso al pollo, condito con soia o peperoncino. Anche se a prima vista l’aspetto non è dei più invitanti la Cnn consiglia assolutamente di provare la Poutine canadese: queste patate fritte al formaggio con salsa di sugo di carne rischiano di creare dipendenza dopo il primo assaggio. Ci sono alcune cose che invece si provano più per dovere culturale ma che difficilmente conquistano al primo assaggio: parliamo ad esempio della marmite (Gran Bretagna), il corrispondente inglese della vegemite australiana: una crema a base di lievito ch si consuma con toast al formaggio. Il sapore deciso richiede un certo coraggio. Il marzapane vi sembra stucchevole? E’ perché probabilmente avete provato solo versioni a basso costo e non avete mai avuto modo di assaggiare quello originale e di qualità tedesco. Ci sono poi piatti che a sorpresa conquistano un posto nella top 50: è così ad esempio per la parmigiana di pollo, variante anglosassone dello sformato di melanzane italiano. Per noi italiani è una storpiatura ma all’estero ne vanno matti. Stesso discorso per il gelato messo tra i prodotti degli USA. Ma tranquilli perché il made in Italy ha dei validi rappresentanti in questa classifica: dal prosciutto di Parma alla lasagna e ovviamente per la pizza napoletana. Ci sono anche piatti che non appartengono ad uno Stato in particolare ma che sono apprezzati in tutto il mondo: il brownie al cioccolato, l’aragosta e le pannocchie ad esempio. Che ne pensate di questa classifica? Se a stilarla fosse stato un europeo forse sarebbe stata diversa non trovate?