[sabato 20 marzo] Di prima mattina cominciamo la visita del Canyon attraverso i diversi punti panoramici che raggiungiamo senza problemi con tutti i veicoli. Lo spettacolo è grandioso, rimaniamo incantati e lo sguardo si perde nella vastità di questo canyon scavato per millenni dal suo fiume.
{multithumb}
Il Fish River Canyon per dimensioni è secondo solo al Grand Canyon americano, la lunghezza è di circa 160km per una larghezza massima di 27km e una profondità che in alcuni punti raggiunge quasi i 600 metri. La formazione del canyon, avvenuta in milioni di anni, dicono che sia dovuta inizialmente ad un antichissimo movimento tellurico seguito dall’erosione degli agenti atmosferici e del Fish River, il fiume che attraversa l’omonimo canyon che con i suoi 700km è il più lungo della Namibia. Ci dicono anche, che nelle zone più remote del canyon è possibile fare incontri, poco raccomandabili, con leopardi ed un paio di specie di cobra, in ogni modo è presente una grande varietà di fauna.
Terminata la visita, usciamo dal parco e ci dirigiamo verso la frontiera con il Sud Africa pronti a lasciare la Namibia. Questo bellissimo paese ci lascia comunque un senso di solitudine, per un territorio immenso la popolazione arriva a 2 milioni di abitanti.
Fortunatamente passiamo la frontiera senza troppe difficoltà anche per i componenti della spedizione a cui era stato rubato il passaporto, per questo dobbiamo ringraziare l’Ambasciata Italiana di Pretoria per il preziosissimo aiuto.
Decidiamo di percorrere altri 250 km in modo da avvicinarci il più possibile a Città del Capo, alla fine ci accampiamo presso un distributore nei pressi di Bitterfontain che, fortunatamente, accetta la carta di credito non avendo con noi Rand Sudafricani.