Di tutti i tipi di pane conosciuti nel mondo, e ce ne sono veramente tanti, quello dal nome più curioso è probabilmente il Tiger Bread, che arriva dai Paesi Bassi. Un nome suggestivo che incuriosisce. Ma perché si chiama pane della tigre (o anche del leopardo)?
La denominazione si deve alla spennellatura della parte superiore fatta con una glassa di pasta di riso prima della cottura. Ad alte temperature infatti la crosta si asciuga dando vita a delle caratteristiche striature bicolori che fanno pensare proprio al colore del mantello della tigre o del leopardo. L’impasto di queste pagnottelle invitanti è a base di olio di sesamo e pasta di riso. L’esterno è molto croccante mentre la mollica è morbida.
L’origine di questo pane particolare si colloca probabilmente all’inizio del commercio dei Paesi Bassi con l’Asia. Dal 2003 è stato introdotto anche in Inghilterra e si può trovare nei supermercati londinesi con il nome di “Dutch crunch”, per richiamare la consistenza croccante dell’esterno e l’origine geografica della ricetta.
Sono filoncini gustosi, ottimi da gustare anche a merenda. Una volta preparato in casa e fato raffreddare su una grata, si conserva benissimo per diversi giorni. Basta avvolgerlo in un panno pulito e chiuderlo in un sacchetto da freezer per fare in modo che la mollica resti fresca e non si asciughi altrimenti tende a seccarsi. Non è propriamente un pane leggero, ma il sapore è veramente unico. I bambini ci andranno matti. La pasta di riso conferisce al pane di tigre un sapore deciso e caratteristico. Farlo in casa è un piacere anche per l’olfatto. Da provare!
Tempi di preparazione: 45 minuti
Lievitazione: 1 ora 30 minuti
Cottura: 15 minuti
Ingredienti:
- 500 g di farina di grano tenero di tipo 0
- 270 ml di acqua tiepida
- un cubetto di lievito fresco (25 g)
- un cucchiaino di sale.
Per la glassa:
- 50 g di farina di riso
- 50 g di acqua
- un cucchiaino di zucchero
- un spizzico di lievito.
Procedura:
Sciogliere il lievito nell’acqua tiepida. Preparare la glassa mescolando tutti gli ingredienti in modo da ottenere un composto denso. Lasciatelo riposare coperto.
Intanto in una ciotola capiente mescolate la farina con il sale e aggiungete pian piano l’acqua con il lievito. Impastate con forza per una decina di minuti quindi fate riposare per mezz’ora l’impasto coperto con un panno pulito.
Schiacciate la pasta per fare uscire bene tutta l’aria e poi dividetela in 8 parti delle stesse dimensioni formando altrettanti filoncini lunghi circa 20 cm. Disponeteli su una teglia leggermente oleata o rivestita con della carta da forno. Spennellate ogni filoncino con abbondante glassa e lasciateli lievitare scoperti per almeno un’ora. A lievitazione ultimata potrete notare che la superficie dei filoni iniziano a comparire e ad essere visibili delle striature simili al mantello della tigre.
Cuocere in forno caldo (180°) per 20 minuti. Ottimi da gustare tiepidi e si conservano bene per alcuni giorni.